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giovedì, Marzo 28, 2024

Vilnius regina del Baltico

di Tiziano Argazzi

Interessante ed anticonformista, la capitale lituana sorprende per la vivacità della vita culturale ed il ritmo dei divertimenti notturni

Tre muse ispiratrici, collocate davanti al Teatro nazionale di prosa, sembrano indicare passato, presente e futuro di Vilnius, la capitale della Lituania, la cui parte vecchia, dal 1994, occupa un posto di prestigio fra i patrimoni Unesco grazie alla mescolanza di stili (gotico, rinascimentale e barocco) che compongono un unicum sublime. Una città al confine fra due mondi, fra due civiltà antiche, quella latina e quella bizantina. Dove il patrimonio del passato, le conquiste del presente, la scienza e la cultura convivono in maniera armoniosa. Poi, una città che colloca in un luogo importante una statua alla memoria di Frank Zappa, per la precisione all’interno del centro storico, merita di essere visitata con calma per assaporarla, per apprezzarla con tranquillità. Il suo cuore storico è composto dalla Cattedrale di San Stanislao e San Venceslao (esempio meraviglioso di architettura classica) e la vicina Torre Campanaria, dal Castello superiore sulla collina, dal Castello inferiore, dal Palazzo reale appena ricostruito e da poco riaperto, il Vecchio ed il nuovo Arsenale.

Tra la Cattedrale e la torre campanaria c’è una mattonella al tempo stesso "storica" e "magica". Storica perché da questo punto, nel 1989, ebbe inizio la cosiddetta Strada baltica, ovvero una catena umana ininterrotta che arrivò fino a Riga e Tallin (595 chilometri) per rivendicare l’indipendenza dallo Stato sovietico; ma la mattonella è anche magica, perché basta fare una piroetta con il piede ben appoggiato su di essa per far sì che i desideri si trasformino, come per incanto, in realtà.
Pochi minuti a piedi e si entra nel centro storico (il più grande dell’Europa dell’est) dove si incontrano ancora piazze, giardini, monumenti e palazzi di rara bellezza fra cui quello presidenziale. Poco lontano l’antica Alma Mater, l’Università, un complesso in stile rinascimentale, composto da 12 cortili, quasi "una città nella città", ricca di 400 anni di storia. Seguendo via Gedimino, una delle strade principali, piena di bar, ristoranti e negozi, si arriva al museo del Kgb, assolutamente da visitare per chi si affaccia per la prima volta ai paesi dell’ex blocco sovietico.
La capitale incanta con il suo profilo costellato dai pinnacoli delle 20 chiese ortodosse e dalle 30 cristiane. Una assolutamente da visitare è la chiesa di Sant’Anna, costruita nel XVI secolo, il maggiore esempio di architettura gotica lituana. Probabilmente l’interno più spettacolare di Vilnius è quello della chiesa dei Santi Pietro e Paolo con le volte ricoperte da oltre 2 mila figure di stucco raffiguranti scene mitologiche, bibliche e belliche. Molto interessante la Chiesa dello Spirito Santo, la più importante chiesa ortodossa della Lituania.
Da quelle parti si trova anche la Porta dell’Aurora dove è custodita la sacra icona della Madonna Nera di Vilnius, venerata da secoli come la Madre Misericordia e meta di pellegrini provenienti da ogni angolo del mondo. Ma il simbolo per eccellenza della capitale lituana è la Torre Gediminas, che orna il Castello superiore, che si staglia alta nel cielo della Vilnius vecchia e regala, dalla sua sommità, un panorama mozzafiato sul centro storico della città.

 

Città piena di vita

 

La capitale stupisce per la vivacità della vita culturale e dei divertimenti, gli eventi di musica classica, moderna e popolare, gli spettacoli teatrali e le feste tradizionali. Sono sette le compagnie teatrali professioniste che qui lavorano a cui si aggiungono molte orchestre di musica sinfonica e da camera, cori ed altri gruppi artistici di altissimo livello. Ogni mese c’è sempre qualcosa di speciale, a cominciare dal Kristoforo festivalis, in luglio ed agosto, con musiche tradizionali e moderne. L’evento più interessante però rimane la fiera primaverile di Kaziukas (San Casimiro) il patrono della Lituania. Nel primo weekend di marzo le vie del centro vengono prese letteralmente d’assalto da tantissime bancarelle con i prodotti migliori dell’artigianato locale.
Anche la vita notturna è viva per tutta la settimana. È ampia la scelta di locali ben arredati, night club e ottimi ristoranti aperti fino a notte fonda. Poi, non si può lasciare Vilnius senza avere gustato i prodotti tipici della cucina lituana quali pane nero, torta di patate, salsiccia, carne affumicata ed i cepelinai (gnocchi di patate ripieni di carne, latte cagliato o funghi) il tutto annaffiato dall’ottima birra lituana di cui, in tutto il Paese, ne esistono almeno duecento differenti ricette. Al termine del pasto invece è il momento dell’idromiele, una bevanda alcolica con gradazione varia (da 10 a 50 gradi) a base di miele ed erbe aromatiche. La birra, rigorosamente ghiacciata, sarà ancora più gradevole se assaggiata in un vecchio mulino sentendo il rumore delle cascate con la corrente delle acque del Neris e del Vilnele a far da sottofondo, oppure sulla collina di U

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