di Paolo Crespi
Chi si fosse fatto un’idea dei grandi camminatori, e dei montanari in particolare, come di gente tradizionalista, poco propensa all’innovazione, dovrà ricredersi scoprendo online le nuove viste navigabili realizzate sui sentieri delle Prealpi Orobie con il supporto di Google Trekker, lo zaino hi-tech (20 kg di peso e 16 ore di autonomia) utilizzato dagli emissari del colosso di Mountain View per mappare i percorsi più impervi e affascinanti, quelli che non si possono coprire con gli automezzi impiegati normalmente per aggiornare ed estendere le immagini panoramiche, a 360°, delle strade e dei centri urbani dell’intero pianeta.
L’ambizioso progetto di promozione e valorizzazione della rete sentieristica e dei rifugi delle Orobie reca la firma congiunta della Provincia di Bergamo, guidata dal presidente Matteo Rossi e del Club Alpino Italiano (CAI) bergamasco, presieduto da Paolo Valoti. La campagna, resa possibile dai volontari dell’associazione e dai loro colleghi del Soccorso Alpino VI Orobica che si sono caricati materialmente sulle spalle il ponderoso zaino equipaggiato con telecamere speciali, ha permesso di mappare i sentieri che portano dai paesi di fondovalle ai 17 rifugi alpinistici ed escursionistici del CAI bergamasco.
Grazie al prestigioso partner tecnologico e all’iniziativa del giornalista e socio Gist Beppe Venuti, coordinatore del progetto, valli e montagne bergamasche sono ora navigabili passo passo via internet, offrendo ai turisti e agli appassionati di trekking di ogni parte del mondo una realistica preview dei panorami e degli scorci più belli di tutta l’area, con oltre trenta sentieri mappati nei mesi di settembre/novembre 2015 nei territori di Ardesio, Branzi, Brumano, Carona, Castione della Presolana, Costa Volpino, Colere, Cusio, Mezzoldo, Oltressenda Alta, Ornica, Roncobello, San Pellegrino Terme, Taleggio e Valbondione, in pratica la quasi totalità dell’arco prealpino bergamasco (qui l’elenco completo: www.provincia.bergamo.it/provpordocs/Elenco%20rifugi.pdf).
Il giornalista socio Gist Giuseppe Venuti
Con questo inedito abbraccio tra proverbiale cultura dell’accoglienza (cosa sarebbero le nostre montagne senza guide esperte in grado di farcele conoscere e apprezzare?) e moderna cultura digitale, le Orobie entrano quindi di diritto nella fototeca multimediale di Google Trekker Loan Program, il programma del popolare motore di ricerca che dà la possibilità a enti turistici e associazioni non profit di candidarsi a prendere in prestito gratuitamente il Trekker e realizzare analoghi progetti di promozione turistica sulla grande ribalta virtuale della rete.
Link per l’accesso diretto ai percorsi:
www.google.it/maps/streetview/#bergamasque-alps
video intervista a Matteo Rossi e (secondo video) a Paolo Valoti