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Osservatorio del Turismo: presentato il rapporto sulla stagione estiva 2008 Elaborato da Unionamere, Regioni, Istat e Bankitalia

Osservatorio del Turismo: presentato il rapporto sulla stagione estiva 2008

Elaborato da Unionamere, Regioni, Istat e Bankitalia

 

Testo di Annarosa Toso

 

Presentato a palazzo Chigi il rapporto sulla stagione estiva 2008 da dove si evidenziano i risultati negativi di tutto il settore, sia per quanto riguarda le presenze straniere che per il mercato italiano, che ha registrato una perdita del 6,1% di presenze rispetto allo scorso anno.
Maria Vittoria Brambila nel suo intervento ha sottolineato la difficoltà della situazione, malgrado non si sia verificato il temuto tracollo della domanda che alcuni avevano avventatamente preconizzato. Ma dal paragone con gli altri paesi l’Italia ne esce molto penalizzata. "Di fatti – ha detto il sottosegretario Brambilla – la domanda turistica internazionale e con essa i volumi di fatturato continua a crescere a ritmi del 5-7% annuo, mentre le quote di mercato che noi riusciamo a intercettare stanno rapidamente diminuendo".
Gli obiettivi illustrati sono quindi quelli di concretizzare quella politica del turismo comune, coinvolgendo le Regioni senza eccessivi spezzettamenti, concentrando le risorse senza dispendio di energie. Le motivazione addotte sono già note:carenza di infrastrutture, mancanza di risorse per nuovi investimenti, rinvio dei piani di ammodernamento, costi in eccesso e per questo non ammortizzabili e infine caduta dell’occupazione. Inoltre il calo degli americani quantificato in -25,3% rispetto al 2007, la questione rifiuti Campania, la vertenza Alitalia hanno e l’annoso problema del rapporto qualità prezzo hanno contribuito a produrre i risultati negativi registrati nella stagione estiva 2008.
E i dati forniti nel corso della presentazione dimostrano un calo generalizzato, sia da parte degli italiani che hanno fatto meno vacanze in Italia e all’estero, che da parte dei turisti stranieri che sono diminuiti dell’1,6%. I pernottamenti sono calati del 5,7% e la spesa è diminuita di 3 punti percentuali. Clamorosi i cali delle regioni del Sud e delle isole che hanno registrato -18,4% nella voce pernottamenti e -16,5% negli arrivi. In apparente controtendenza la settimana di ferragosto che viceversa è una controprova della situazione di criticità.
Tra i pochi dati con il segno più, la crescita degli stranieri nel Nord Ovest dell’Italia dove si è registrato +6,2% per spesa e +7,4 per presenze.

 

 

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