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sabato, Aprile 20, 2024

NUOVE METE: A SAGRON MIS, NEL CUORE DELLE DOLOMITI, C’

PROLUNGATA LA SCADENZA DEL BANDO DI GARA PER LA GESTIONE DELLA NUOVA STRUTTURA TURISTICA DEL COMUNE.

 

 

C’è tempo fino ALLE ORE 12.00 DEL GIORNO 06 GIUGNO

Tante le persone che sono andate a Sagron Mis incuriosite dal bando per l’aggiudicazione della struttura turistica Baita Sagron Mis. Ma poco tempo a disposizione per presentare la documentazione. Per questo il Comune ha deciso di riaprire i termini, prolungando il bando di gara per la gestione della "Baita Sagron Mis – Dolomiti", la nuovissima struttura alberghiera destinata ad essere il fulcro dell’accoglienza nella località.

Sagron Mis è uno dei comuni più piccoli del Trentino, immerso nelle montagne più belle d’Italia fra il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Parco Naturale del Panaveggio. Natura incontaminata, un paesaggio da favola fatto di boschi e declivi, il recupero di antiche tradizioni nella gastronomia e nel folklore del luogo, fanno di Sagron Mis una meta unica per il turismo di nuova generazione, per una vacanza all’insegna del relax che rigenera il corpo e la mente.

Sagron Mis, 2 maggio 2012_C’era una volta Sagron Mis, un paesino incastonato fra le montagne che sembra davvero uscito da una fiaba. Gli elementi ci sono tutti: il ruscello cristallino dove si pescano le trote, i boschi tratteggiati dai sentieri per i viandanti, le felci che s’intrecciano lungo il cammino e le more da raccogliere, il campanile che svetta solitario fra le cime dei monti. Che, peraltro, non sono monti qualsiasi, ma le splendide Dolomiti, riconosciute dall’Unesco "Patrimonio dell’Umanità" per la loro unicità e bellezza.
Siamo a Sagron Mis, uno dei Comuni più piccoli della provincia di Trento, un luogo magico racchiuso tra il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Con l’arrivo della bella stagione spesso si sente il desiderio di "staccare la spina", magari concedendosi una vacanza rigenerante in grado di ricaricarci le pile. E da qui all’estate le occasioni non mancano, fra ponti, giorni di festa e le prime ferie in arrivo.
Per chi vuole regalarsi una vera e propria "fuga dalla città", per immergersi nella natura a tutto tondo rigenerando il corpo e la mente, Sagron Mis è il posto giusto.

Le parole d’ordine ci sono tutte: eco-turismo, immersione totale nella natura incontaminata, paesaggi da favola, buon cibo genuino, riscoperta di antiche tradizioni, aria pulita, relax al sole, fra le montagne o nella nuovissima SPA dell’Hotel, o ancora facendo il bagno nel bio-lago. Insomma, relax a 360 gradi.
Per chi poi vuole muoversi un po’, ci sono il trekking, l’alpinismo, la passeggiata con le tradizionali "ciaspe" e il turismo attivo, dove si partecipa alla sfalcio tradizionale dell’erba con metodi e usanze che riportano indietro nel tempo.
E per l’ora di cena o per i pic-nic nei boschi, la gastronomia a Sagron Mis ha il sapore inconfondibile del cibo genuino, tutto prodotto artigianalmente secondo le tradizioni: dai formaggi freschissimi appena usciti dalle malghe locali, alla tradizionale polenta fatta in casa, ai salumi affumicati artigianalmente, oltre naturalmente ai prodotti riconosciuti DOP come lo Speck e il Trentingrana e agli splendidi vini trentini per accompagnare il tutto.

Un luogo incantato dove il tempo sembra essersi fermato, ma che è turisticamente all’avanguardia. Una meta ancora vergine, diversa dai luoghi inflazionati del turismo di massa, che con l’apertura del nuovo Hotel, la "Baita Sagron Mis – Dolomiti", inaugura proprio quest’anno la sua nuova stagione turistica.

L’Hotel, la cui gestione è stata posta a bando di gara dall’Amministrazione comunale, ha suscitato un acceso interesse da parte degli operatori del settore turistico-alberghiero, che con oltre una decina di sopralluoghi e le diverse offerte competitive giunte sul tavolo comunale, hanno convinto l’Amministrazione a prolungare i termini di scadenza per la presentazione del bando. Una pronta risposta all’esigenza manifestata da diversi imprenditori del settore che, dati i termini ristretti della prima scadenza, altrimenti non avrebbero avuto i tempi tecnici per stipulare un’offerta adeguata.

IL BANDO

Per partecipare alla gara gli interessati devono far pervenire la domanda secondo le modalità illustrate nel prosieguo e indirizzando specificatamente la stessa a:
COMUNE DI SAGRON MIS
Ufficio Protocollo
Via Parrocchia, 9
38054 Sagron Mis (TN)
La nuova scadenza per la presentazione delle domande è fissata per le ore 12 del giorno 6 GIUGNO 2012.

IL BANDO INTEGRALE E TUTTE LE INFORMAZIONI SUL SITO UFFICIALE:
www.sagronmis.eu

Link diretto: http://www.sagronmis.eu/news/items/bando-di-gara-albergo-sagron-mis.html

SAGRON MIS
Sagron Mis è uno dei più piccoli Comuni trentini, con meno di 200 abitanti raggruppati nei due principali centri abitati: Sagron e Mis. Nel cuore delle Dolomiti, le Pale di San Martino e il Cimonega abbracciano un paesaggio fatto di strapiombi e declivi, fra boschi, sentieri, antiche cave e miniere d’oro. Un gioiello paesaggistico incastonato fra le montagne, tradizioni secolari ancora vive nelle mani degli artigiani, la sapienza dei maestri seggiolai, le vie dell’oro e l’arte dell’intaglio del legno. La natura incontaminata, I ripiani e gli strapiombi, i boschi che sembrano quelli delle fiabe e tutt’intorno le Dolomiti, montagne riconosciute "Patrimonio Unesco dell’Umanità". Il cielo che brilla di giorno e le stelle a perdita d’occhio di notte. E poi solo il rumore del ruscello, i rintocchi del campanile e il silenzio. Tutto questo fa di Sagron Mis un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Ma non è così. Perché Sagron Mis si prepara ad una stagione turistica all’avanguardia, non inflazionata, ma in grado di offrire una proposta in linea con un turismo di nuova generazione, dove eco-turismo, immersione nella natura, buon cibo, sport e relax sono le parole d’ordine.

L’HOTEL "BAITA SAGRON MIS – DOLOMITI"
La "Baita Sagron Mis – Dolomiti" è un Hotel di charme curato nei minimi particolari, dove il calore in stile "country" dei soffitti a trave e delle pareti in legno si mescola a confort di alto livello: SPA con sauna e idromassaggio, palestra, camere dotate di tutti i confort, elegante sala da pranzo con vista aperta sul paesaggio, american bar e salette wi-fi. Il tutto immerso in un panorama mozzafiato, fatto di boschi e sentieri su cui svettano alcune fra le montagne più belle del mondo.
Uno dei fiori all’occhiello dell’Hotel è inoltre l’area esterna, con il giardino adibito a solarium, il bio-lago e il sentiero interpretativo del territorio.

IL BIO-LAGO
Si stratta di una infrastruttura in perfetta sintonia con la natura incontaminata che circonda l’Hotel. La depurazione dell’acqua di questa piscina naturale è infatti garantita da un sistema fitosanitario di piante acquatiche, che permette di escludere totalmente l’uso di disinfettanti di sintesi.

IL SENTIERO INTERPRETATIVO
È un anello sentieristico di oltre 7 chilometri che si sviluppa nell’area circostante l’Hotel. Il sentiero è dotato di "stazioni" di sosta con totem ed arpe descrittive del territorio.

TURISMO ATTIVO: PICCOLA GUIDA ALLO SFALCIO TRADIZIONALE DELL’ERBA
Ecco una breve rassegna di curiosità sui termini classici e relative usanze di quest’attività tradizionale antica di secoli, che a Sagron Mis sarà inserita nei percorsi di turismo attivo:
"Bater la falz": significa battere la falce per affilarne la lama. Si tratta di una tecnica molto suggestiva da guardare ma molto difficile da praticare, che viene eseguita con alcuni attrezzi particolari: una piccola incudine, la "pianta" (chiamata così per la forma dell’arnese, che ricorda una pianta stilizzata) e il "martel", l’apposito martello a due teste.
L’uso della "pria" e del "coder": alla cintura del contadino, ancora oggi viene agganciato "el coder", ovvero il porta "cote", che è il piccolo recipiente per l’acqua in cui va immersa la "pria" (la selce che serve per affilare la lama).
"Far i mar": È quando si accumula il fieno in piccoli mucchi ordinati, che vengono disposti sul prato per il trascorrere della notte o per proteggere il fieno in caso di pioggia: in questo modo il piccolo covone protegge il foraggio al suo interno facendo defluire l”acqua sulla parte che rimane a contatto con l’esterno.
"Cargar el lenzuol": tecnica di trasporto del fieno essiccato che consiste nello stendere a terra un grande lenzuolo di lino di forma quadrata (il lenzuol), con ai 4 vertici il prolungamento di 4 corde. Si forma così un fagotto molto voluminoso, più o meno pesante, che il contadino si carica tra la nuca, il collo e le spalle con una tecnica molto abile ed elegante.

UFFICIO STAMPA OMNIA RELATIONS
Tel. +39 393 3505269_331 584430439
Chiara Biolcati Rinaldi – chiara.biolcati@omnirelations.com – m. + 39 347 3302867

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