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giovedì, Marzo 28, 2024

L’appello delle guide turistiche al ministro Garavaglia

 

Riceviamo e diffondiamo la lettera del Gruppo Autonomo Guide e Accompagnatori Turistici esclusi dal Fondo Perduto Mibact 2020 al ministro Garavaglia

 

Alla cortese Att.ne:

On. Massimo Garavaglia Ministero del Turismo

e p/c

On. Daniele Franco
Ministero Economia e delle Finanze

 

 

In data 2 ottobre 2020 il Ministro del Mibact, Dario Franceschini, firmava il DM 440/2020 con il quale destinava la somma di 40 milioni di Euro a guide ed accompagnatori turistici e ne stabiliva i requisiti per l’ammissione al contributo.

Erano questi i fondi stanziati ed approvati dal Parlamento al fine di ristorare guide ed accompagnatori turistici, la cui attività ha subito nel 2020 una perdita di fatturato pressoché totale per via della crisi pandemica ancora in corso.

Tra i principali requisiti richiesti c’era quello di “essere in possesso di partita IVA e di associato codice ateco 79.90.20 come attività prevalente in data antecedente al 23.02.2020”, di essere in possesso del relativo titolo di abilitazione alla professione, di essere in regola con la propria posizione fiscale e contributiva.

Solo con l’avviso pubblicato sul sito del Mibact del 27 ottobre 2020 si notificava l’istituzione di una piattaforma gestita da Invitalia per la presentazione della domanda e per l’inserimento dei dati, la richiesta di registrazione con email e password e la finestra temporale per l’inoltro delle domande dalle ore 12.00 del 19 novembre alle ore 14.00 del 3 dicembre 2020.

Già da questa impostazione si determinava una prima discordanza tra i dettami del
DM 440/2020 che prevedeva per i candidati la dichiarazione con autocertificazione del possesso di tutti i requisiti ed il procedimento telematico della piattaforma che prevedeva invece lo sbarramento automatico del codice Ateco prevalente della domanda, qualora ci fossero due o più attività associate al richiedente.

I dati relativi al codice Ateco venivano prelevati automaticamente dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate attraverso una o più estrapolazioni.

Tale procedimento ha generato esiti diversi e disparità di trattamento tra alcuni colleghi che, pur avendo inesattezze e piccole irregolarità nel cassetto fiscale sono riusciti a sanarle con le procedure idonee consentite dalla Legge, riuscendo in questo modo a superare il blocco della domanda e a rientrare nell’ elenco dei beneficiari, ed altri che, nonostante abbiano tentato le stesse identiche procedure, non sono riusciti a superare lo sbarramento rimanendo esclusi.

Di seguito il messaggio di errore incomprensibile che appariva a video e che comportava il blocco e l’impossibilità di proseguire nell’inserimento:

“la partita Iva e il codice fiscale inseriti non corrispondono al medesimo soggetto”

seconda parte: “…..si invita a verificare il proprio cassetto fiscale sul sito www.agenziaentrate.gov.it

Il medesimo messaggio di errore appariva per i soggetti facenti parte di società o associazioni professionali che esercitano attività di guida o accompagnatore con codice ateco 799020: anch’essi rimanevano bloccati, in quanto la piattaforma Invitalia non prevedeva soggetti diversi dal professionista autonomo individuale, generando così una ulteriore discriminazione.

Molteplici inoltre le difficoltà, anche di natura tecnica e non solo procedurale, riscontrate fin da subito sulla piattaforma tanto che molti colleghi sebbene avessero il cassetto fiscale perfettamente allineato con quanto indicato nel DM, al momento dell’insererimento dei propri dati non sono riusciti ad accedere alla piattaforma o comunque si sono trovati bloccati e impossibilitati nel proseguire e portare a termine l’istanza: le motivazioni inspiegabili.

Immediate le segnalazioni al servizio di assistenza telefonica, dal quale non si otteneva alcuna utile assistenza e che si limitava a consigliare l’invio di segnalazione via email. La risposta arrivava sempre via email dopo un giorno o due con testi precostituiti senza mai dare risposte adeguate alla risoluzione del problema.

Gli stessi commercialisti non sapevano cosa fare, impotenti di fronte alle difficoltà generate dalla piattaforma, e in assenza di una adeguato servizio di assistenza sia telefonica sia via posta elettronica. Era addirittura presente in piattaforma Invitalia un messaggio che sconsigliava l’invio della mail pec in quanto non se ne garantiva la lettura.

Le sigle sindacali nazionali di guide ed accompagnatori hanno provveduto ad inviare segnalazioni scritte già durante i primi giorni di apertura del bando, chiedendo che venissero prese in considerazione le domande corredate di idonea documentazione inviate a mezzo pec viste le enormi problematiche della piattaforma.

Nessuno ha però risposto a questa prima sengnalazione inviata già a fine novembre.

Risultato: centinaia di esclusi dal fondo perduto del Mibact da Nord a Sud.
L’elenco dei beneficiari stampato e firmato in data 5 dicembre e andato in pubblicazione in data 11 dicembre ha riportato centinaia di numeri di protocollo scomparsi, mentre decine di colleghi, pur avendo ultimato tutta la procedura, non si ritrovano in elenco: pare che questi soggetti, sembra solo trentadue, verranno pagati dal Mibact con un ulteriore stanziamento di 240.000 euro, stanziamento quest’ultimo annunciato sul sito del mibact a fine gennaio u.s. ma ad oggi non ci sono conferme in merito.

Ad aumentare il dramma degli esclusi anche la decisione del Mibact di portare il contributo a 7.389 euro contro il tetto massimo dei 5.000 euro previsto invece nel DM 440/2020 esaurendo in questo modo tutte le risorse disponibili.

Ad oggi non sono ancora ancora stati ultimati i pagamenti ai 6090 colleghi in elenco beneficiari, benchè si fosse messo per scritto che tutti i pagamenti almeno di una prima tranche dovevano assolutamente e perentoriamente essere conclusi entro e non oltre la data del 31.12.2020 visto che i fondi erano una posta di bilancio che andava utilizzata entro tale data. I motivi sono ancora sconosciuti, e a tuttoggi non si sa quanti bonifici mancano e quando arriveranno.

In ultima istanza se l’obiettivo del Fondo perduto era quello di dare aiuti velocemente in estremis ( a fine anno 2020) ai professionisti del turismo in quanto fra le categorie senz’altro più pesantemente colpite dalle conseguenze della emergenza pandemica, tale obiettivo non si può certo dire sia stato raggiunto: un fallimento sotto tutti i punti di vista sul quale urge fare chiarezza.

Per via di questa vicenda si è formato un gruppo di guide turistiche ed accompagnatori in tutta Italia che pur essendo in regola con il pagamento di tasse e contributi e in possesso dei requisiti richiesti dal bando di cui al DM 440/2020 è rimasto completamente escluso dai benefici del decreto.

Le regioni con più soggetti esclusi sono la Toscana ed il Lazio. Il gruppo si è formato in maniera autonoma, alcuni di loro sono anche iscritti alle sigle nazionali rappresentative della categoria; queste hanno più volte scritto sottoponendo il caso all’attenzione della Direzione Generale del Turismo senza mai ottenere alcuna risposta risolutiva.

Ad oggi sono stati già notificati ben due ricorsi al Tar del Lazio. Per entrambi il Tar del Lazio ha aggiornato l’udienza al 9 aprile.

Il terzo gruppo presenterà probabilmente un azione legale al Giudice ordinario su Roma.

Tutte queste azioni legali sono innanzitutto molto onerose, inoltre non risolvono il problema: la mancanza di risorse economiche nell’immediato, stante l’emergenza pandemica ancora in corso, e stante il fatto che il nostro mercato di riferimento è quello internazionale che stando alle previsioni degli esperti di settore non ripartirà prima di due anni almeno.

Il grupo costituitosi sotto il nome di Gruppo Autonomo Guide e Accompagnatori esclusi dal fondo perduto Minact, ha organizzato una prima mobilitazione lo scorso sabato 23 gennaio nelle principali città turistiche: Catania, Napoli, Milano, Siena. Firenze, Pisa.
In quell’occasione una nostra delegazione è stata ricevuta dal Vice Prefetto di Siena consegnando un documento da inviarsi al Mef e all’allora Ministro Franceschini.

Successivamente in data 27 gennaio una seconda manifestazione sotto forma di sit-in a Roma in piazza del Collegio Romano, sede del Mibact.
In quell’occasione una delegazione degli esclusi ha incontrato le due funzionarie della Direzione Generale del Turismo che seguono le nostre posizioni: Dott.ssa Flaminia Santarelli e Dott.ssa Dora di Francesco.

Le risposte che hanno dato sono state alquanto deludenti e non soddisfacenti: sono stati distribuiti tutti i fondi a disposizione e dunque se la politica non mette loro a disposizione nuovi fondi, i dirigenti pur volendo non hanno le risorse per soddisfare gli esclusi.

Se lo scopo del Fondo Perduto Mibact era quello di provvedere ad erogare aiuti urgenti per il sostegno dei professionisti del turismo che sono senzaltro fra le categorie più pesantemente colpite dalle efffetti dell’emergenza pandemica Covid19, riteniamo di poter sottolineare il fallimento complessivo di tale obiettivo: in primis perchè giunto in estremis a fine anno e i pagamenti ad oggi marzo 2021 non ancora conclusi neppure per i soggetti in elenco beneficiari; e poi perchè sono rimasti esclusi centinaia di soggetti che avevano pieno diritto e che dunque in questi mesi sono stati costretti a indebitarsi e non hanno più ad oggi i mezzi necessari a garantire una dignitosa sussistenza propria e dei propri familiari eventualmente a carico.

Una intera categoria è a rischio povertà e si prospetta l’ipotesi che per sopravvivere tanti professionisti del turismo siano costretti ad abbandonare questo settore con la irreversibile perdita di esperienza e professionalità; a perdere è anche l’immagine del paese, dal momento che la guida è ambasciatore dello straordinario patrimonio italiano, ed è altresì indispensabile per una corretta fruizione dello stesso, e lo stesso dicasi per gli accompagnatori turistici.

Ci appelliamo dunque alla vostra comprensione e chiediamo che sia fatto con la massima sollecitudine uno stanziamento di fondi atti a sanare le posizioni esclusi dal fondo perduto del 2020

Ringraziando per la cortese attenzione e fiduciosi di un quanto più possibile sollecito intervento, porgiamo i nostri più sentiti saluti.

Il presente documento è stato letto e approvato da tutti i componenti del gruppo di cui i nominativi nell’elenco allegato.

Lì, 23 Marzo 2021

Gruppo Autonomo Guide e Accompagnatori Turistici esclusi dal Fondo Perduto Mibact 2020

Il portavoce
Sabrina Materazzi

Guida turistica di Siena e Provincia
email: gr.autonomo.guideaccompagnatori@gmail.com

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