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venerdì, Aprile 19, 2024

Israele: Wildlife Conservation Day

Una giornata speciale quella del 4 dicembre: per ricordare l’importanza della fauna selvatica nel contesto della natura, protagonista in Israele dove quasi 60 parchi si occupano di conservarla e di proteggerla.

 

Natura, vita all’aria aperta ed esperienze di turismo attivo uniche al mondo .

L’ATTA, l’organismo che classifica i Paesi in grado di proporre turismo d’avventura, ha collocato Israele al V posto tra i Paesi in via di sviluppo e al I posto tra i Paesi dell’area del Vicino Oriente per lo sviluppo sostenibile.

Un riconoscimento assolutamente in linea con lo spirito di Israele che vede i parchi al centro della vita di ogni israeliano che qui vi trascorre moltissimi momenti di svago.

Conservazione della natura e sostenibilità sono alcune della parole d’ordine di Israele.

Birdwatching
Israele, per la sua particolare posizione e conformazione, è un territorio particolarmente amato dagli uccelli di tutto il mondo. Due volte all’anno vi è infatti il fenomeno del cosiddetto birdwatching e tanto al nord quanto al sud de Paese vi sono luoghi e centri di osservazione ineguagliabile.

Da Eilat sul Mar Rosso alla valle di Hula nell’alta Galilea è possibile tenere sotto controllo il passaggio oltre 1 milione di volatili che ogni anno sorvolano la destinazione. Il tutto organizzato sotto il controllo e la protezione della società per la protezione della natura .

 

Un progetto ambizioso, una realtà inaspettata
Qualche decennio fa, la comparsa di animali come l’orice selvatico, il daino e il capriolo, sul suolo israeliano, dopo che erano stati dichiarati estinti in questa regione, sarebbe sembrata la fantasia di qualche naturalista un po’ romantico. Questa “fantasia” si è trasformata oggi in un programma concreto che è stato attuato con successo in alcune località: questi animali sono ricomparsi in luoghi come la Galilea, Negev e tutta Israele.

L’Università Ben-Gurion del Negev ha per esempio contribuito a diffondere i risultati di un progetto a lungo termine che prevedeva la reintroduzione in natura di specie rare di animali che un tempo vivevano in Terra d’Israele, ma che poi sembravano essersi estinte. Tra questi, alcuni grandi mammiferi selvatici come il bue, il cervo e l’orice. Allevati in strutture specializzate sul Carmelo (a nord) e nell’Arava (a sud) questi mammiferi sono stati gradualmente reinseriti nella natura nell’arco di un periodo di tempo di due decenni.
La maggior parte degli sforzi per restituire alla natura questi animali ha avuto successo. Per quanto riguarda gli onagri (asini selvatici asiatici) che sono stati reintrodotti nel Negev, oggi se ne contano oltre 200 esemplari in libertà nel deserto, e si stanno moltiplicando in piena salute. Un successo parziale è stato il ritorno del bue selvatico nell’Arava. Non si tratta di imprese semplici. Il daino è stato riportato in natura nella regione di Achziv, in Galilea, dove oggi ne vivono circa 200 esemplari.

Vale la pena di menzionare che Israele sta compiendo sforzi per restituire alla natura anche specie di animali che sono sopravvissute nel paese, ma sono a rischio di estinzione. Tra queste, vi sono le aquile: circa cento aquile allevate in cattività vivono ora libere.

 

Non dimentichiamo poi il progetto più ambizioso, dove si è riusciti a far “rivivere” gli animali della Bibbia. Stiamo parlando della Riserva naturale di Yotvata: a mezz’ora di macchina dalla città di Eilat.
È qui che è stato avviato un progetto rivoluzionario per il ripristino della fauna selvatica estinta in Israele, in particolare il già citato l’asino selvatico asiatico (onagro – Equus hemionus) e l’orice arabo (Oryx leucoryx).

 

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Onagro. Yotvata. Crediti a Dafna Tal Imot

 

 

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Orice. Yotvata reserve. Crediti a Dafna Tal, IMOT

 

E solo in Israele si potrà vivere la fantastica esperienza di una vacanza alla scoperta della natura intatta che racconta le emozioni del tempo della Bibbia.

Infine non si può non ricordare lo straordinario lavoro svolto da Israele per la conservazione e la protezione delle tartarughe. Il  National Sea Turtle Rescue Center è stato istituito nel 1999 dalla Israel Nature and Parks Authority, l’agenzia responsabile della protezione della fauna selvatica in Israele, con l’obiettivo di riabilitare le tartarughe marine ferite e riportarle allo stato selvatico dopo il loro recupero. Dalla sua istituzione, il centro ha accudito più di 700 individui, principalmente tartarughe caretta, tartarughe marine verdi, tartarughe dal guscio molle, tartarughe del Caspio occidentale e persino cinque delfini. Il trattamento e la riabilitazione delle tartarughe dipende molto dall’aiuto dei volontari.

 

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Volontari presso il National Sea Turtle Rescue Center. Crediti a Yaniv Levy

 

La protezione della natura e lo sviluppo dei parchi avviene in Israele grazie al lavoro eccezionale della Israel Nature and Parks Authority organismo istituito nel 1963, responsabile oggi di 69 parchi e riserve naturali.

 

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