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giovedì, Marzo 28, 2024

IN VALLE ISARCO ARRIVA IL

Suggestioni di profumi – erba, fieno, fiori – e di suoni – campanacci, muggiti, acque scroscianti. Di sapori dimenticati, latte e burro – quelli ‘veri’. Giornate che scorrono come decenni, secoli fa, dettate dai ritmi del clima, dall’allevamento del bestiame e dalla produzione artigianale… Vivere a fondo l’esperienza della malga, quintessenza della cultura alpina è un’opportunità straordinaria e totalizzante, possibile in Valle Isarco – in Alto Adige/Südtirol.
Nella valle che è punto di congiunzione fra nord e sud d’Europa ci sono da scoprire oltre 30 baite e alpeggi con ristoro (in tedesco, ‘Almen’), concentrate soprattutto nella zona tra Rodengo, Rio Pusteria, Valles/Jochtal, Maranza/Gitschberg, Spinga e Vandoies/Val di Fundres.. Da quest’estate – novità – sarà ancora più facile farlo, in particolare nella zona del Gitschberg-Jochtal grazie all’Almen Card. Una card, gratuita per gli ospiti degli alberghi, valida dal 1 giugno al 19 ottobre 2008, che offre il ‘necessaire’ per esplorare il mondo fatato degli alpeggi in quota: utilizzo illimitato delle cabinovie Gitschberg, Jochtal e della funivia Rio di Pusteria/Maranza per salire agli alpeggi; escursioni a piedi o in mountain bike e visite guidate alle malghe; programma ad hoc per i bambini; riduzioni e sconti in molti negozi e impianti sportivi.
L’Almen Card è uno strumento inedito nel panorama turistico europeo che permette davvero di entrare – ma sempre in punta di piedi – nel mondo delle malghe, un mondo di prati e pascoli tra i 1500 e i 2500 metri sui pendii della Valle Isarco, già nei dintorni della cittadina di Bressanone. Un paesaggio in singolare contrasto con il fondo valle ammantato di vigneti, frutteti, castelli e dimore.
Qui, una delle malghe da visitare è quella di Fane, sopra Valles. Le baite in legno con i tetti di scandole sembrano comporre un poster, un quadretto: impossibile non pensare di fotografare questo armonioso insediamento storico! Un alpeggio con baite abitate, fienili, stalle, una piccola chiesa e tre piccoli spacci e punti ristoro, dove assaggiare il formaggio d’alpeggio. Da non perdere la festa tradizionale del 27 luglio 2008, un vero tuffo nel mondo contadino del Sudtirolo: messa all’aperto al mattino, poi a mezzogiorno i malgari servono canederli di polenta, gnocchi al formaggio, la tipica mosa e l’omelette spezzettata dolce (Kaiserschmarren). Gruppi folcloristici locali attaccano con musiche ‘etniche’ tra danzatori tirolesi e schioccatori di frusta.

Soggiorni nella zona Valles/Jochtal, Maranza/Gitschberg da 35 euro mezza pensione in tre stelle.
Alpeggi panoramici
Altre zone di spettacolari malghe, con panorama che spazia da una parte su tutte le Dolomiti, dall’altra sulle Alpi Austriache e le Vedrette di Ries, sono i verdi ‘panettoni’ dell’Alpe di Rodengo e Luson, luogo di speciale pregio ornitologico per le torbiere e zone paludose utilizzate da molte specie di uccelli per nidificare, in vista dei massicci dolomitici del Sasso Putia e delle Odle.
All’Alpe di Rodengo e Luson una scenografica passeggiata su un piccolo altopiano erboso porta verso la Baita Roneralm, il Rifugio Rastner Alm, e più avanti fino alle Malghe Starkenfeld, Kreuzwiesen e Wieser. La Malga Kreuzwiesen in particolare è famosa per il formaggio, il burro e lo yogurt, prodotto dal giovane malgaro Johannes. Appuntamento festoso il 31 agosto, sull’Alpe di Rodengo, con la Sagra con musica e specialità proposte nelle baite e negli stand delle associazioni locali disseminati sulla distesa dell’Alpe.

Ancora malghe…
Altre malghe in Valle Isarco sorgono immediatamente sopra Bressanone: il panorama sulla valle e sulla cittadina è a volo d’uccello… Siamo sul versante orientale della Plose, la montagna di casa (bella stazione sciistica d’inverno), e la vista domina il Passo delle Erbe e le slanciate guglie delle Odle.
Sempre nei pressi, sopra la val di Funes ci sono le Malghe di Funes (all’interno del parco naturale Puez-Odle, che festeggia quest’anno il 30° anniversario con una grande festa il 15 giugno presso il Rifugio Genova e molti altri appuntamenti come il concorso di sculture ‘Parco Naturale Puez-Odle: espressioni di un paesaggio’ il cui vincitore vedrà la sua opera collocata all’esterno del nuovo Centro Visite del Parco), in un fiabesco e quasi proverbiale paesaggio dolomitico: come la malga Gampen o Geisler, Zannes, Dusler, Kaseril o Gschnagenhardt.

Un mondo a parte vista Dolomiti
Nel versante soleggiato della Valle Isarco che guarda a est si gode una memorabile visione di tutte le Dolomiti. Qui si distendono gli aperti altopiani e pendii prativi dell’Alpe di Velturno e di Villandro. E’ un mondo a parte, insospettabile, di cui condividere lo spirito e l’anima. Un’ottima occasione è quella delle manifestazioni tradizionali. Il 26 e 27 luglio alla malga Glanger, sull’Alpe di Velturno, c’è la tradizionale ‘festa del formaggio’, accompagnata da musica popolare. Si continua il 3 agosto con la sagra della baita Brugger. Sempre all’Alpe di Velturno, il 9 e 10 agosto si svolge una grande festa con molte iniziative per i bambini e assaggi di prodotti caseari. Sia la Malga Glanger che la Malga Joch hanno caseifici propri dove il latte di vacca o capra viene lavorato direttamente per produrre un formaggio dagli intensi aromi di erbe di pascolo.
E quanto le malghe fossero storicamente importanti, lo si può capire dalle contese che ne nascevano. La ‘battaglia’ per l’Alpe di Villandro tra i comuni confinanti di Renon, Barbiano e Villandro durò ben 500 anni. Solo nel 1823 vennero

 

definitivamente determinati i confini dell’alpe: la piccola ‘muraglia’ di sassi, lunga vari chilometri e risalente al XIV secolo, è ancora visibile. Oggi l’Alpe di Villandro è
considerata una delle malghe più belle dell’Alto Adige e viene mantenuta e lavorata grazie anche alle oltre cento baite sparse, d’estate quasi tutte abitate dagli abitanti di Villandro.

Nuovo sentiero delle malghe
Attorno a Vipiteno, Racines e Colle Isarco, nella parte settentrionale della Valle Isarco (nei pressi del Brennero), la vista che si gode dalle malghe (che si possono avvicinare salendo con la cabinovia del Monte Cavallo direttamente dal paese) è ancora diversa: a nord lo spartiacque alpino con le Alpi di Stubai, a sud le Dolomiti e in mezzo le cime innevate degli oltre tremila come il Zuckerhütl, Wilder Pfaff, Hochfeiler, Tribulaun e Wilder Freiger.
Nella vicina laterale della val di Fleres l’Alpe di Ladurns offre il nuovo sentiero delle tre malghe Ladurns-Allriss, inaugurato di recente: porta fino alla Malga Toffring, passando per piccoli laghetti con una vista spettacolare sul cima del Tribulaun.

INFO: CONSORZIO TURISTICO VALLE ISARCO,
Bastioni Maggiori 26/a, 39042 Bressanone (BZ),
tel. 0472.802232, fax 0472.801315.
www.valleisarco.info ; info@valleisarco.info

Ufficio stampa Studio di giornalismo, tel. 051.391740; info@studiobottonelli.it;  www.studiobottonelli.it   
FOTO DISPONIBILI A RICHIESTA

 

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