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venerdì, Aprile 19, 2024

IL MONDO INCANTATO DELL’ALETSCH

Testo e foto di Pia Bassi e Grazia Seregni

Impossibile non fare sport – Aletsch Arena, i più bei 4000 del Vallese
I cambiamenti climatici minacciano anche questo colosso alpino?

Gli allegri colori dell’autunno precipitano sui pendii boscosi del più grande ghiacciaio delle Alpi: l’Aletsch, lungo 23 chilometri. Dai 4000 ferma la sua corsa apparentemente immota a quota 1870, nella scoscesa valle sopra Briga, prima di gettare le sue disciolte nevi nel Rodano. Il Vallese, cantone della Svizzera è collegato all’Italia con il passo del Sempione e con quello del Gran San Bernardo. In meno di quattro ore, partendo da Milano dall’Arco della Pace di Corso Sempione si è nelle Alpi svizzere in un paesaggio unico al mondo, dominato dai quattromila di maestose montagne: compreso tra Jungfrau 4158 m. e Oberaarhorn 3637 m c’è l’Aletsch, dichiarato dall’Unesco nel 2001 patrimonio dell’umanità, al pari delle isole Galapagos. Sono 824 kmq di meraviglie naturali, di natura incantata, che si estendono fra i cantoni del Vallese e di Berna. Ogni anno 600 mila persone s’inerpicano sui pendii circostanti per i numerosi sentieri attraverso prati e la secolare foresta vergine di pini, larici e cembri o più comodamente raggiungono i punti di osservazione del ghiacciaio con le funivie. Le funivie partono da tre paesi turistici: Riederalp, Bettemeralp, Fiescheralp, sorti sull’altopiano e collegati fra loro da una via prevalentemente pedonale dalla quale si gode un panorama superbo che include il Cervino. Sull’altopiano non sono ammesse automobili private né veicoli a motore, gli spostamenti da un paese all’altro si fanno con i taxi elettrici o in carrozza. I turisti che arrivano nella sottostante valle del Rodano, devono lasciare l’automobile negli appositi parcheggi vicini alle funivie.
Si cammina nel silenzio senza essere avvelenati dai gas di scarico, si può respirare a pieni polmoni davanti a montagne superbe tra cui svetta il Cervino, tra belle case adorne di cascate di fiori multicolori e con pannelli solari anche sui balconi che fanno di questo altopiano un "altro mondo" dove l’ecologia è presa sul serio. Qui il vero padrone non è l’uomo, ma gli animali: basta trascorrere qualche notte sull’altopiano per vedere e sentire i cervi in amore con i loro harem di femmine. I loro bramiti, lunghi brontolii a volte minacciosi, echeggiano da valle in valle, mentre le femmine pascolano tranquille.
L’autunno porta anche i primi fiocchi di neve in alta quota e tutti sperano nelle abbondanti nevicate dello scorso inverno 2008-2009. Ma i cinque metri di neve caduti sono evaporati con il sole estivo. Le paline misuratrici che i volontari del Centro Pro Natura hanno impiantato su tutto il corso dell’Aletsch, hanno registrato una diminuzione del ghiaccio oltre che della neve fresca. Ricercatori di tutto il mondo stanno studiando le escursioni nevose dei ghiacciai continentali e dei poli correlandole al clima e all’ambiente per capire scientificamente le cause del repentino cambiamento climatico in aumento su tutto il globo degli ultimi venti anni.
I punti più alti di osservazione del ghiacciaio raggiungibili in funivia sia dal fondovalle che dall’altopiano sono: l’Eggishorn 2926 m, da dove si ha la veduta più ampia dell’Aletsch, la stazione è a Fiescheralp e a Fiesch; il Bettmerhorn 2643 m, raggiungibile da Bettmeralp o da Betten e l’Hohfluh 2227 m collegato con la funivia a Riederalp e a Morel/Breiten in valle.
Per avere una vista d’insieme del ghiacciaio il sentiero ideale da percorrere è quello che parte dalla stazione Bettmerhorn 2643 m e raggiunge la Riederfurka 2065 m, dove c’è anche una villa isolata, Villa Cassel. E’ un sentiero ben segnalato in cresta, con sentieri che scendono al ghiacciaio attraversando la secolare foresta di cembri, larici, pini e betulle. Il vento autunnale arpeggia fra le fronde degli alberi rossastri e mentre osservi la natura un venticello morbido e leggero fa cadere qua e là qualche foglia dorata. Parte di questo sentiero è percorribile anche d’inverno sulla neve battuta, ma è solo per gli escursionisti a piedi, sono esclusi sci e ciaspole. Altri 100 chilometri di sentieri per escursionisti sono ben segnalati e attrezzati. Numerose le piste da fondo, attorno al lago Bettmersee o sulla pista del campo da golf di Riederalp. I tre chilometri che separano il centro turistico di Riederalp da Bettmeralp sono percorribili a piedi con le racchette da neve.
Gli sciatori più sportivi hanno 99 chilometri di piste, snowpark, halfpipe, discese per freeride. I più bravi possono cimentarsi accompagnati da maestri esperti su fuoripista spericolati, piste illuminate per discese notturne. Tredici chilometri di discese mozzafiato sono riservati agli slittini, si parte da Fiescheralp e si arriva a Lax.
In estate ci sono 100 chilometri di sentieri dedicati alle mountain bike, 14 per il downhill e 72 chilometri per i trekker.
I turisti con problemi di deambulazione, anziani e bambini trovano mille facilitazioni per spostarsi: dalla strada panoramica piana e asfaltata che unisce i centri abitati, alle funivie, ai numerosi parchi giochi o sentieri delle "marmotte" e dei "nani". Per i piccoli anche mini golf, pony e corsi di roccia.
Monopattini, inline e offboards skate e kickboard sono noleggiabili e si possono utilizzare su ben 8 campi da gioco attrezzati.
Il museo di Villa Cassel, ex storica residenza privata in stile vittoriano, raggiungibile in trenta minuti a piedi dal centro di Riederalp, è ora un interessante Centro Pro-natura dove si può guardare un documentario in cui l’aquila è la protagonista che fa gli onori di casa fra i suoi monti e accompagna in volo i visitatori sulle Alpi circostanti, spiegando la propria vita e gli itinerari possibili agli umani. Qui si studia la possibilità di reintrodurre animali quali la lince e l’orso bruno, un tempo abitanti della foresta al pari di cervi e galli cedroni.
Un avveniristico edificio pieno di fascino è l’Eiswelt Bettmerhorn Panorama – Unesco. In un sala che domina il ghiacciaio si fa rivivere la sua vita a partire dall’epoca glaciale, 15 mila a.c., l’epoca dei Mammuth, e i vari successivi periodi di glaciazione e scioglimento. Nell’età del bronzo l’Aletsch era un chilometro più corto rispetto ai 23 chilometri attuali e nel 1862 la città di Briga era serrata da enormi blocchi di ghiaccio chiamati "rollybock".
L’attività che i bambini apprezzano di più è rivivere con i genitori la vita del casaro nella malga. Nei prati poco sopra Riederalp il casaro prepara la cagliata nei grandi pentoloni di rame posti sopra grandi focolari di legna. Insegna a produrre con gli strumenti antichi formaggio e burro, che poi si mangeranno tutti in compagnia con pane fresco. Il casaro Herbert, a lavoro finito, con un megafono artigianale, strumento per la lavorazione del latte, si rivolge alla montagna perpetuando un’antica tradizione per ringraziarla dei doni che la natura gli ha dato e del bel tempo che ha permesso alle mucche di pascolare e dargli buon latte. Interessante è la stanza con mobili rustici antichi e autentici dove vivevano gli alpigiani d’estate durante l’alpeggio in quota. "Una vita dura ma ricca di soddisfazioni", spiega l’anziano casaro.
Sopra Bettmeralp c’è anche un lago ricco di trote, che d’estate viene attrezzato con sdraio e ombrelloni come si fosse su una spiaggia marina.
I più avventurosi possono camminare ore e ore e deliziarsi infine con una super avventura, purché non si soffra di vertigini: attraversare il fronte del ghiacciaio su di un ponte "tibetano" lungo 124 metri che collega le due sponde del fiume di ghiaccio, da Riederfurka a Belalp. Solo per gli alpinisti con guide alpine è consentito addentrarsi per il canyoning nella gola della Massa o scendere dal sentiero d’alta quota dall’Eggishorn 2926 m per la via ferrata al grande lago ghiacciato Marjelensee.
Infine coloro che vogliono osare il massimo sorvolando il ghiacciaio troveranno a Fiesch i maestri delle scuole di deltaplano e parapendio che li accompagneranno là dove volano le aquile.

Info:
Vallese Turismo, Rue Pré-Fleuri 6, 1950 Sion
Telefono +41 27 327 35 70
www.vallese.ch
www.riederalp.ch – tel. + 41 279286050
www.bettmeralp.ch – tel. + 41 279286060

 

Articolo pubblicato su OASIS, gennaio 2010.

 

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