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martedì, Marzo 19, 2024

Massimo Terracina: il decluttering ai tempi del Covid 19

Il socio Gist Alberto Lupini, direttore della prestigiosa rivista Italia a Tavola, ha invitato i soci Gist a raccontare come un giornalista di turismo vive il tempo del coronavirus.

Gli articoli raccolti sono pubblicati sul sito della rivista Italia a Tavola  nella rubrica Cronache del Viaggiatore Curioso

Fermo a 91 Paesi visitati con il desiderio di raggiungere quota 100.

E intanto dopo aver sistemato libri e documenti si passa ad archiviare la mole immensa di foto digitalizzate

di Massimo Terracina
Mi sento una tigre in gabbia. Ripensando a Marquez e al suo libro, “L’amore ai tempi del colera”, mi immedesimo in Juvenal Urbino, ma non ce la posso fare. E allora scatta il piano B.
Dobbiamo restare a casa, ma per gente come noi che ha la vocazione dell’esplorazione, del viaggio, del nomadismo, come si può non perdere il lume?Facile… pensare, leggere, ascoltare musica, riprendersi il lusso del tempo, che inevitabilmente manca sempre, ma soprattutto la parola d’ordine è razionalizzare.Ho imparato ad applicarmi al “decluttering”, magari un po’ amatoriale, ma efficace.Dopo aver vuotato la libreria, essermi liberato di documenti irrilevanti, quelli accumulati in modalità “li tengo che non si sa mai”, vecchie carte e ciarpame che, inevitabilmente, si accumula nel tuo stivaggio, sono passato al decluttering elettronico.

Un archivio di foto da oltre un terabite necessita di un paio di quarantene per essere riordinato e messo a posto. Allora la mia insaziabile sete di esplorare ha fatto pace con la memoria di quello che ho visto e visitato, che è riaffiorato alla mente come per incanto, riportandomi con le immagini a fare da canovaccio al rivivere le emozioni e sensazioni che i viaggi più belli mi hanno donato.

Viaggi incredibili, con un carico di ricordi unici.

Massimo Terracina- Cronache del viaggiatore curioso Il decluttering ai tempi del Covid 19
Massimo Terracina, in alto da sinistra: Monte Washington, New Hampshire; a rovaniemi con Santa Klaus e in Tibet
 

L’Ovest Americano in moto, fatto con un gruppo di amici incredibili…Route 66, i Parchi nazionali, il Gran Canyon e la Valle della Morte. La notte nella Monument Valley dormendo in una “hutte” e l’Oceano Pacifico. Tutto in sella a rombanti due ruote della tradizione a stelle e strisce.

L’Africa australe dei campi tendati nel delta dell’Okavango, a caccia dei big five, della natura selvaggia, o nel Magkadi Kadi del Botswana, piane salate surreali, se non al cospetto dell’acqua che tuona, le cascate Victoria in Zimbabwe.

Il mondo sottomarino delle Maldive, appena fuori da resort da sogno, a caccia di squali, mante, aquile di mare e tutto quel pullulare multicolore di vita che ti fa amare un arcipelago sulla cui cima più alta sono salito: 5.1 metri!

La nostra meravigliosa Italia, oggi così ferita, dalla Sardegna ai luoghi incantati delle Toscana e delle Marche, fra borghi, vini, cibi che non hanno eguali nel mondo. O sulle sue splendide cime innevate a sciare, una cosa che amo profondamente fare.

Il lontano oriente dal Tibet alla Mongolia, dal Myanmar al Vietnam, dalla Thailandia alla Malesia. Non saprei dove sono stato meglio, ma il ricordo è vivido e ricco di memorie viventi.

Massimo Terracina - Cronache del viaggiatore curioso Il decluttering ai tempi del Covid 19
Massimo Terracina, in alto da sinistra:in Val Badia, a Playa Sirena a Cuba, nello Yosemite park e alle Maldive “in bicicletta”
 

E la mia ultima scoperta, quell’infinito mondo a parte che è l’Alaska, con il suo mount Denali e le storie dei cercatori d’oro, i ghiacciai e la fauna, il mare calmo degli inlet e le Aurore boreali.

Insomma una pellicola che prende forma e colore man mano che scorro le cartelle con le foto.Vorrei arrivare a terminare la mia carriera con il superamento dei 100 paesi visitati. Ad oggi sono fermo a 91, con molte ripetizioni su luoghi che mi sono particolarmente cari… 65 volte negli Stati Uniti, 15 a Cuba, 10 alle Maldive, Seychelles e tante altre “ripetizioni”.

Speriamo che finisca tutto in fretta perché già il paese 92, 93 e 94 mi aspettavano da qui alla fine dell’estate.

Peccato, ma sono certo che #celafaremo.

Massimo Terracina a Cuba
Massimo Terracina
m.terracina@gist.it

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