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Dieci idee per le vacanze di primavera sulle Dolomiti bellunesi

Belluno, 30 marzo 2016 – In primavera le Dolomiti sono magnifiche. Con le cime aguzze sempre meno innevate, i pascoli alti e i boschi sempre più verdi, i cieli nitidi e il torpore invernale che si scioglie al sole. Nell’arco di poche settimane i colori e i profumi si risvegliano, i torrenti si ingrossano e i fiori bucano la neve macchiando i prati a ondate.

Ma cosa si può fare in primavera sulle Dolomiti Bellunesi? Una lista di 10 esperienze da non lasciarsi sfuggire, per i fortunati che riusciranno a visitare i Monti Pallidi anche in questa stagione.

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1 – Un corso di arrampicata

Il Club Alpino Italiano ha una rete di scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera estesa su tutto il territorio nazionale (http://www.cnsasa.it/home/scuole_OTP_sezionali.asp). Generalmente i corsi di arrampicata partono con l’inizio della primavera e in autunno. Che vi troviate perciò già sulle Dolomiti Bellunesi o meno, potete investire il vostro tempo libero in palestra, in vista delle uscite in montagna nella tarda primavera o in estate, quando il tempo si fa migliore e così le condizioni di sicurezza tra le crode.

2 – Le ultime ciaspolate

All’altezza delle Prealpi c’è già profumo di primavera, ma in alto, sulle Dolomiti vere e proprie, molto spesso tra marzo e aprile di neve ce n’è ancora un bel po’… Quest’anno va senz’altro così, per cui approfittatene: indossate le racchette da neve e godetevi le ultime ciaspolate con il sole nuovo, faticate in maniche corte in paesaggi ancora invernali, abbronzandovi per bene grazie al riverbero della neve (non dimenticate gli occhiali da sole).

3 – Un pomeriggio a risalire torrenti

Da domenica 6 marzo è ripartita come ogni anno la stagione della pesca. A parte centinaia di appassionati, la pesca sta pian piano conquistando sempre nuovi curiosi, attirati dall’idea di immergersi nella natura in ambienti affascinanti e selvareghi, rilassanti e poco frequentati. Il Bellunese è l’ideale per cominciare ad avvicinarsi a questa disciplina fatta di silenzi, gorgoglii e gambe a mollo: oltre al Piave, da tutti conosciuto, ci sono da esplorare oltre 80 torrenti e una ventina di laghi di varie dimensioni, suddivisi in 12 Bacini di pesca (per saperne di più: http://www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=8924&tt=belluno).

 

4 – Rimettersi in sella

Con la primavera le biciclette possono finalmente uscire dai garage, e noi si riprende a pedalare, all’inizio con fatica, poi sempre più speditamente. Dai passi di montagna che hanno fatto la storia del ciclismo ai percorsi più semplici e pianeggianti, il Bellunese offre agli amanti della bicicletta davvero una marea di itinerari disseminati nelle diverse vallate. Perfetto per le due ruote è l’Alpago: uno splendido lago che d’estate si fa quasi mare, boschi e foreste (il Cansiglio, per dirne una), malghe, paesini fuori dal tempo, il silenzio, chilometri di piste ciclabili, scorci e panorami eccezionali. Non a caso, il Giro d’Italia quest’anno passa anche di qua: http://www.gazzetta.it/Giroditalia/2016/it/tappa/14/info-tecniche/

 

5- Un weekend di yoga

Anche tra le Dolomiti Bellunesi si va diffondendo sempre più la moda dello yoga. Sono ormai numerose le realtà che propongono corsi, approfondimenti, ritiri dedicati a questa disciplina orientale che persegue l’unione tra corpo, mente e spirito. Tra le varie proposte, segnaliamo i weekend di yoga organizzati saltuariamante presso l’ostello Altanon, a Santa Giustina (http://www.ostelloaltanon.it/) e presso il centro “Il larice” (http://www.centroillarice.it/ – yoga e molto altro), a Belluno.

 

6 – Caccia al tesoro nei prati

Primavera a Belluno è sinonimo di… radicèle. Le radicèle sono le foglie verdi del tarassaco che da fine marzo invadono i prati della Valbelluna e che da sempre qui si raccolgono e mangiano – in risotti, zuppe, paste, frittate… Con la bella stagione si vedono qui e lì signore accucciate con grosse borse di plastica che vanno riempiendo di radicèle e altre erbe spontanee (ortiche, briscandói, zigói). Da qualche anno a Mel si tiene una sagra, Radicele (http://www.radicele.it/), per festeggiare e riscoprire i sapori della primavera bellunese. Tenetevi liberi dal 12 al 15 maggio!

 

7 – Il libro delle Dolomiti

Con lo sciogliersi della neve, le montagne si mostrano ogni giorno di più in tutta la loro bellezza fatta di strati e rocce diverse, colori, porosità, composizioni… La storia delle Dolomiti è una storia antichissima di mari, atolli tropicali, dinosauri e glaciazioni – ed è una storia che si può ancora leggere nei profili delle crode, tra ghiaioni laghetti e muri di dolomia o calcare. Se volete che qualcuno vi racconti questa storia affascinante, date un’occhiata alle attività e alle gite organizzate dai geologi narratori di Dolomiti Project (http://www.dolomitiproject.it/).

8 – Visioni dall’alto

Per i più adrenalinici, per quelli che “come Peter Pan nessuno mai”, le Dolomiti Bellunesi sono un’eccezionale palestra di volo. Parapendio, paracadute, deltaplano, ce n’è per tutti i gusti. Gli scenari – come potete immaginare – sono davvero magnifici. Anche in questo ambito, le realtà che propongono corsi e voli (anche in tandem) sono diverse e disseminate sul territorio. Tra le altre, qui segnaliamo l’area del Monte Avena, nel Feltrino, dove nel 2017 verranno disputati i Mondiali di parapendio.

9 – Una passeggiata tra i narcisi

A maggio – di solito nella seconda metà del mese, ma dipende dagli anni – c’è una zona della Valbelluna che si tinge di bianco candido, e non si tratta di neve, ma di narcisi in fiore. I prati sopra Lentiai, dai quali si godono viste spettacolari sul Bellunese ma anche di là, verso la pianura, si addobbano di un manto profumato, quasi stordente. Le passeggiate da fare sono molte, più o meno impegnative: alcune sono perfette per il nordic walking.

10 – Le gite del Mazarol

Il Mazarol è un folletto dispettoso e ammaliatore, di rosso vestito, che si nasconde nei boschi delle Dolomiti, ma è anche una cooperativa di guide naturalistico ambientali che organizza escursioni e attività di vario genere nelle Dolomiti Bellunesi. Nel sito (http://www.mazarol.net/) c’è il calendario aggiornato di gite notturne o giornaliere, ciaspolate, visite guidate, serate culturali e tanto altro ancora – e tutto all’insegna del turismo sostenibile.

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