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giovedì, Marzo 28, 2024

Costa d’Ambra, preziosa gemma della Lituania

 


 

testi e foto a cura di Leonella Zupo

Se intendete recarvi in Lituania, al vostro arrivo quasi certamente vi sarà dato il benvenuto con queste parole: "Ben arrivati nel più caloroso Paese del Nord Europa! Visitatelo, sentitelo e… avrà un posto nel vostro cuore!". E così senz’altro sarà, specie se – una volta lasciata la vivace capitale, Vilnius (nel 2009 capitale europea della cultura) – raggiungerete la costa del Mar Baltico, una delle più belle costiere d’Europa. Qui l‘insolito paesaggio della Penisola dei Curoni, una striscia di terra lunga 97 chilometri fra il Mar Baltico e l‘omonima Laguna dei Curoni, vi riserverà non poche sorprese. Formatasi 5000 anni fa grazie alle onde e alle correnti marine, grazie all‘azione della sabbia e del vento, la penisola – che attraverso i secoli ha lottato duramente fra il mare, la sabbia e la foresta – ha inevitabilmente formato anche il carattere dei suoi abitanti. Ed è proprio il contrasto fra la sabbia spazzata dal vento e la vegetazione che ha creato l‘attuale paesaggio: la parte settentrionale e anche quella più lunga (52 km) appartiene alla Repubblica lituana, mentre l‘altra metà, con Morskoje, Rybatschij, Lesnoje e altri insediamenti minori, fa parte della regione di Kaliningrad, nella federazione russa. Dal 2000 la penisola è patrimonio dell‘UNESCO quale esempio di paesaggio antropizzato con numerosi tesori naturali e culturali. Non a caso, la flora è formata da circa 900 tipi di piante, si trovano circa quaranta tipi di mammiferi e quasi 300 tipi di uccelli. Se costantemente vi abitano picchi, merli, lodole, pigliamosche, indubbiamente gli uccelli più straordinari sono gli aironi grigi, le aquile marine e i cormorani. Ma la penisola non è un posto meraviglioso solo per gli amanti della natura, perché Neringa, una delle più belle città balneari nella regione del Mar Baltico, è riconosciuta e apprezzata anche come stazione climatica, in cui da sempre si ricavano grosse quantità di ambra. Le dune di sabbia, la rara vegetazione, la foresta litoranea con i suoi alberi centenari, le spiagge di sabbia fine, la bella cittadina con le sue vie, il lungomare, il centro storico arricchito dall‘architettura tipica della regione, tanti luoghi nascosti da visitare e persino l‘odore del pesce affumicato, le innumerevoli manifestazioni culturali e sportive, sono tutti aspetti che certamente caratterizzano l‘eccezionalità di questa regione, che una volta visitata fatica a lasciar svanire il suo ricordo. Nel paesaggio unico di Neringa dominano le dune alte di sabbia bianca e le spiagge pulite, mentre nell’architettura di legno si percepisce il forte riflesso etnografico. Salendo sulla cima delle dune si aprono paesaggi mozzafiato: da una parte una distesa infinita delle dune di sabbia e le onde del Mar Baltico, dall’altra il verde intenso dei pini e la calma della Laguna dei Curoni. Qui ha trascorso alcune estati anche Thomas Mann, lo scrittore di fama mondiale vincitore del Premio Nobel, di cui è possibile visitare il museo. Seconda località popolare è Juodkrantė. Prima della Seconda Guerra Mondiale era conosciuta come luogo di cura a livelli europei. Oggi Juodkrantė propone una meravigliosa vacanza, tranquilla e rilassante, nell’abbraccio della natura. La località si estende due chilometri lungo la Laguna dei Curoni ed è orgogliosa per la sua costa perfettamente mantenuta e ordinata, per il restauro di antiche ed eleganti ville, per le case dei pescatori, circondate da giardini ed aiuole, per le piste ciclabili e la Collina delle Streghe (Raganų kalnas) con l’esposizione, tra gli alberi del parco, di grandi e suggestive sculture in legno di vari e divertenti personaggi delle fiabe. Distante dalla capitale circa 350 km, La Penisola dei Curoni è direttamente raggiungibile dalla banchina della città di Klaipeda: si deve attraversare la laguna in traghetto fino a Smiltynè, dopodiché si può proseguire il viaggio con la propria auto, oppure in autobus, fino ai villaggi che, tutti insieme, dal 1961 compongono Neringa (Alksnyné, Juodkranté, Pervalka, Preila e Nida). Per l‘ingresso con il proprio mezzo di trasporto al parco nazionale del litorale curaneo, amministrato dal comune di Neringa, è richiesto il pagamento di un pedaggio. Informazioni più dettagliate si possono trovare on line all‘indirizzo www.neringa.lt oppure www.visitneringa.com, dove si possono reperire anche informazioni circa gli alloggi. Esistono infatti numerose possibilità – alberghi, accoglienti ville, casette romantiche, campeggi. In quasi tutti i caffè e i locali di Neringa potrete inoltre assaggiare i tradizionali piatti lituani, come i cepelinai, a base di patate, crepes di patate e saltibarsciai (una zuppa fredda a base di barbabietola rossa e yogurt), ma anche piatti regionali a base di pesce affumicato, secondo le antiche ricette degli abitanti. Per quanto riguarda lo shopping, il souvenir tipico di Neringa è l‘ambra, che nella stagione estiva si può trovare non solo nei negozi ma anche nei numerosi locali visitati dai turisti, unitamente ai classici segnavento, simbolo della penisola, ai bei tessuti e alle maglie di lino e di lana, nonché ad articoli d‘argento e di legno. Sempre sul Mar Baltico, poco a Nord di Klaipeda, si trova la tranquilla località turistica di Palanga, il più grande e popolare luogo termale di tutta la costa lituana, famoso per le sue spiagge bianche e il caratteristico paesaggio delle dune di sabbia. Negli ultimi anni questa località si sta arricchendo di nuovi alberghi e residence di ogni categoria. Numerosi anche i centri di cura, di ottimo livello, specializzati per i disturbi dell’apparato vestibolare, del sistema nervoso e dei vasi sanguigni. Una vacanza di piacevole relax qui può dunque essere conciliata anche con cure salutari. Per gli amanti della vacanza sportiva, la località offre la possibilità di noleggiare moto d‘acqua, biciclette, barche, cavalli, o di giocare a tennis, andare in piscina, fare la sauna negli appositi complessi. E i passatempi e gli eventi culturali che si susseguono in alta stagione sono così numerosi che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Uno dei luoghi più belli di Palanga è il Palazzo dei Tiškevičiai, contornato dall’enorme curatissimo parco botanico progettato da E. Andre, al cui interno è stato istituito il Museo dell’Ambra, che espone tutte le varietà della gemma, oltre alla più grande collezione a livello mondiale di ambra con insetti al suo interno. Nelle serate d’agosto, le terrazze del palazzo fanno da teatro a concerti e serate di poesia. E’ inoltre davvero splendido, per una passeggiata romantica, il Parco regionale della Costa, con pinete antiche e vedute selvagge. Il romantico rituale serale degli ospiti di Palanga è il saluto al tramontar del sole dal pontile sul mare, lungo mezzo chilometro… quando il sole tramonta a mezzanotte, un‘emozione unica, senz‘altro da provare!
Informazioni sulla Lituania: http://www.travel.lt
DIREZIONE DEL PARCO NAZIONALE: www.nerija.lt
ENTE NAZIONALE LITUANO PER IL TURISMO
Via Lucrezio Caro, 12 – Roma (Italia)
Tel. 06.32.60.03.10, fax 06.32.54.13.79
e-mail: info@turismolituano.it – www.turismolituano.it
UZUPIS, LA MONTMARTRE DI VILNIUS
Vilnius, capitale della Lituania, è la più grande e senz‘altro più bella città del Paese. E’ nota per la varietà degli stili architettonici, le magnifiche chiese, i vicoli sinuosi e i numerosi cortili medioevali. Fondato nell’anno 1323, il centro storico di Vilnius vanta di essere il più antico e affascinante in tutta l’Europa dell’Est. I vari stili architettonici si completano l’uno con l’altro. Nel 1994 il centro storico della città, che si estende per 360 ettari, è entrato a far parte dell’UNESCO – patrimonio mondiale dell’umanità. L’Università, fondata nell’anno 1579, è tra le più antiche in tutta l’Europa dell’Est. Nella sua biblioteca sono conservati 180.000 tra scritti antichi, stampe rare e la più grande collezione di mappe in Europa. I simboli di Vilnius sono la torre del castello di Gediminas (dedicata al Granduca Gediminas, il fondatore della città) e la Cattedrale ai piedi del monte – principale luogo sacro dei cattolici lituani, mentre la Chiesa di Sant’Anna è considerata il trionfo dello stile gotico (XVI secolo). Dietro ad essa sorge la Chiesa di San Francesco e San Bernardino, nella quale sono stati trovati meravigliosi affreschi, oggi in restauro, nascosti per centinaia di anni sotto lo stucco.
Porta dell’Aurora è uno dei luoghi sacri più conosciuti dai cattolici di tutto il mondo. Da non perdere la Basilica di San Pietro e Paolo, una perla barocca di Vilnius (XVII secolo) che racchiude capolavori di arte italiana e lituana e al suo interno presenta un ricchissimo ornamento di sculture e dipinti. L’atmosfera romantica della città e il suo fascino sono indimenticabili. Parallela al respiro antico dei monumenti storici si svolge la vita intensa e moderna di oggi: numerosi i negozi, i caffè e i ristoranti per buongustai. La Vilnius odierna è una città innovativa ed in espansione: con i suoi palazzi moderni, grattacieli nuovi e spaziosi centri commerciali, è un centro d’affari, politico, di studio e culturale del Paese.

 

 

 

LA REPUBBLICA DEGLI ARTISTI
ULTIMA FORTEZZA DEL ROMANTICISMO
UNA SFIDA ALLO SPIRITO PRAGMATICO DEI NOSTRI TEMPI

 

Uzupis è un quartiere di artisti situato in un‘ansa del fiume Vilnelé. La creativa comunità organizza originali celebrazioni ed eventi e contribuisce a rendere colorita la propria «repubblica».
Incontriamo Romas Lileikis, presidente della Repubblica degli Artisti, una piccola enclave nell’immediata periferia della città di Vilnius: «Anche se la Repubblica non è segnata in nessuna carta geografica del mondo, di fatto esiste e vive con un ricco calendario di feste e ricorrenze annuali, ha una sua costituzione e ben quattro bandiere, una per ciascuna stagione dell’anno. E anche se non si trova proprio al centro della città, si tratta pur sempre di una piccola provincia dell’universo, in seno alla natura. Per noi il tempo è come una ruota in costante movimento, simbolo di tutte le persone che – così come cadono – possono rialzarsi. Come dopo ogni inverno, del resto, arriva la primavera». Gli aricoli della Costituzione di questa piccola Repubblica sono esposti lungo le vie su lastre di specchio, perché ciascuno possa interpretarli vedendo il riflesso di se stesso. Qui si può vivere, lavorare, amare, ma non "avere" in senso lato, perché la Repubblica appartiene a tutti, ecco il perché del suo simbolo, una mano bucata. «Si può "avere" il cielo? No, certamente, perché appartiene a tutti», osserva Romas Lileikis. Uzupis è piccola, ma c’è posto per tutti: tutti i cittadini del mondo, infatti, possono diventare cittadini onorari, per affinità di idee o appartenenza spirituale. «Questa è anche la Repubblica dei paradossi», continua Lileikis, «da una parte siamo nella parte più bassa della città, lungo le sponde del fiume, e dall’altra alle nostre spalle abbiamo la collina, che è anche la parte più alta che domina Vilnius. Qui ha sempre vissuto la gente più povera, ma oggi anche quella più ricca». Oltre al calendario degli eventi, il dialogo sembra essere l’elemento principale cui fa riferimento l’intera comunità che vive qui. Ma si tratta di un’utopia? «No, di sicuro – commenta Lileikis – perché un’utopia poggia su un modello, e noi qui non abbiamo modelli. Da dodici anni viviamo semplicemente insieme in armonia in questo quartiere della città. Senza il dialogo ciò sarebbe impossibile». Molte personalità di spicco, come il fondatore del cinema d’avanguardia americano Jonas Mekas, il leader spirituale del Tibet Dalai Lama, il presidente della Lituania Valdas Adamkus ed altri ancora sono cittadini onorari. Ma vediamo com’è nata: «L’idea della res-publica è un po’ quella di rinunciare a se stessi e dedicarsi maggiormente agli altri», spiega Lileikis, «ma una sola persona naturalmente non può fondare alcunché. Questa zona periferica della capitale al di là del muro difensivo della città è sempre stato un quartiere molto degradato. Fino a diciassette anni fa era molto pericoloso addentrarsi qui, specie di notte, perché c’era molta criminalità, l’unica università era la prigione. Su un muro c’era una scritta in russo: via della morte. E per vincere la morte bisogna essere creativi, per questo un piccolo gruppo di artisti ha deciso di dare una nuova possibilità a questo quartiere dimenticato dal mondo, anche se ritengo che tutti comunque possano essere creativi in modi diversi. Uno dei nostri fondamenti è il talento: un uomo di talento può influenzare un suo simile e stimolare così nuovo talento. Occorreva unirsi per fare qualcosa, e una tra le prime cose che sono state realizzate è la statua di un angelo protettore posto nella piazza principale, per unire simbolicamente il cielo alla terra. Dall’Unione Europea arrivavano fondi destinati alla valorizzazione del quartiere antico della città, ma la Repubblica era esclusa da questi contributi. Ci sono voluti sei anni per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione della statua, simbolo della resurrezione, ma alla fine con l’unione di tutte le nostre forze ce l’abbiamo fatta. Poi è stata stilata una vera e propria costituzione che esprime i nostri valori e unisce la gente che vive qui e tutti quelli che vogliono unirsi a noi. Anche il calendario degli incontri è stato un passo molto importante, perché offre la possibilità di comunicare tra noi, lanciare un dialogo. Un grosso passo avanti rispetto al tipo di vita che si conduceva qui un tempo, quando questa zona era off limits. Dodici anni fa a Natale abbiamo fatto la prima festa e sono state scattate delle foto a tutti quelli che hanno partecipato. Sono state molte le persone che hanno accolto questo invito, è stato davvero un grande passo. Il 12 aprile successivo è pervenuta una lettera delle autorità amministrative locali con un decreto che sanciva e riconosceva l’indipendenza alla Repubblica degli Artisti. Si chiama Uzupis, termine che in lituano può avere molti significati: essere al di là, voto positivo, mentalità positiva, essere se stessi, nessuno deve avere paura di te senza bisogno di fare una vita da santo. E pian pianino ciascuno ha iniziato anche ad abbellire la facciata della sua casa con le proprie mani, le uniche risorse, ma è un lavoro che è iniziato dal cuore, è scaturito dall’anima di ciascuno. Noi ci opponiamo all’aggressione, sia essa fisica, psichica o spirituale, siamo contro il proibizionismo e l’ottusità. Il valore che vige qui è la legge dell’anima. Ci basiamo sulla nostra cultura, ma al contempo ci arricchiamo attraverso il confronto con le altre culture. Non abbiamo un esercito armato, il nostro cavallo è in libertà». Nella piccola Repubblica di Uzupis c’è un po’ tutto quello che serve a una comunità: la scuola, una farmacia, intimi caffè, negozi e anche un mercato settimanale di prodotti biologici. Il quartiere ospita svariate gallerie e laboratori d’arte e gli abitanti partecipano all’annuale fiera di Montmartre, a Parigi.

 

Per gentile concessione del settimanale "on the road"

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