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venerdì, Marzo 29, 2024

A Brasilia curiosando tra gli edifici di Niemeyer e il sogno di Don Bosco

Testo e foto di Elena Pizzetti

 

Ha cinquant’anni ma non li dimostra. La capitale del Brasile, patrimonio Unesco, si prepara ai prossimi campionati del mondo di calcio. Con grandi progetti.

 

"Ordine e progresso". Con questo motto nell’ottobre del 1956 inizia la costruzione di Brasilia, ultimata nell’aprile del 1960. A realizzarla 60.000 lavoratori provenienti dal Nord-Est, chiamati i candangos, diretti dall’urbanista Lucio Costa, dall’architetto Oscar Niemeyer, scomparso lo scorso dicembre, e dall’architetto del paesaggio Roberto Burle Marx. Un’avventura urbanistica che nasce da una promessa dell’ex presidente Juscelino Kubitschek: "Cinquant’anni di progresso economico e sociale nell’arco di cinque anni".
"Una città ideale" a forma di uccello in volo o aereo, a seconda delle interpretazioni, a 1.100 m di altitudine, con il grande lago artificiale Paranoà, che ne garantisce l’umidità, sul quale si affaccia l’Agorada, il primo palazzo inaugurato nel 1958, residenza presidenziale, simbolo di un concetto di potere che si apre al popolo all’insegna della leggerezza dell’architettura; e dall’altro lato ville con piscina, una lunga serie di sporting club e il ponte JK di Alexandre Chan che si è ispirato al triplo salto di un sasso lanciato in acqua. Un’area dove i metri quadri sono i più cari del Brasile. I 450.000 abitanti vivono nelle ali nord e sud dove si aprono i "superblocchi": quartieri con undici palazzi di sei piani immersi nel verde che sorgono su pilastri, con scuole e centri servizi.
Leggerezza, curve e razionalità. Edifici che invitano a essere percorsi lentamente e che spesso si appoggiano a "pilotis" che affondano nell’acqua come il palazzo di Itamaraty, che ospita il Ministero degli Esteri, e tanto richiama le suggestioni della Mondadori di Segrate. Ancora di un’attualità strepitosa, dove l’architettura diventa un disegno avvolgente, ricco di curve, che accompagna i sensi tra "colate" di cemento e grandi vetrate.
Brasilia guarda al futuro. Ad aprile è stata inaugurata la torre digitale di Niemeyer ispirata al fiore della Calliandra: 120 m di altezza con due belvedere a 60 e 80 m, un progetto che l’architetto ha regalato alla città. E poi, per la Coppa del Mondo FIFA 2014, c’è il grande cantiere del complesso sportivo Ayrton Senna che diventerà uno degli stadi più moderni del mondo, realizzato con principi di sostenibilità ambientale. Edoardo Castro Melo, l’architetto di San Paolo che lo ha ideato, ha giocato con diversi ordini di colonne per aggiungere leggerezza ed eleganza.
Ma Brasilia è anche un sogno. Quello, qui dicono, che Don Bosco fece nel 1883 riguardo una città che sarebbe stata costruita in Sud America tra il 15° e il 16° parallelo. Eletto patrono e festeggiato l’ultima domenica di agosto, ha un elegante santuario a lui dedicato, inondato di blu, realizzato dall’allievo di Niemeyer Carlos Alberto Naves. E’ un bagliore trascendente anche quello che filtra dalle vetrate di Marianne Peretti nella cattedrale di Nossa Senhora Aparecida di Niemeyer: 16 pilastri di cemento ricurvi che ricordano una corona, con arcangeli in volo di Alfredo Ceschiatti autore anche dei quattro evangelisti esterni. Un’entrata sotterranea e buia a ricordare le catacombe dei primi cristiani e un battistero, che rimanda alla forma protettiva dell’uovo, avvolto da 10 cm di cemento.
Il viaggio nella razionalità prosegue lungo i 9 km dell’Eixo Monumental fino alla Piazza dei Tre Poteri con il Congresso Nacional, il Palacio do Planalto, l’ufficio esecutivo della presidenza, e il Supremo Tribunal Federal. Tra esposizioni ed happening Brasilia ha anche un cuore vivace: ottima musica live si trova al Club de lo Choro, cucina tipica all’Esquina Mineira (www.esquinamineira.com.br), grande buffet da Mangai (www.mangai.com.br), tipicità e shopping al Mercado Municipale, eleganza e moda al Bar Dudu (www.duducamargo.com.br).
La si può ammirare anche dall’acqua a bordo del battello Mar de Brasilia (marcosvin@mardebrasilia.com.br) oppure in elicottero (ocimararaujo@sagressa.com). Per dormire si consiglia il Royal Tulip Brasilia, realizzato dall’architetto giapponese Ruy Ohtake (www.royaltulipbrasiliaalvorada.com) o il Brasilia Palace inaugurato nel 1958 dove Niemeyer alloggiava e dove si organizzò la festa inaugurale (www.plazabrasilia.com.br). Con TAP a/r Italia-Brasilia: da 858 euro tasse incluse. Info: www.flytap.it. Ulteriori info: www.braziltour.com
4 notti a Brasilia in Hotel 4 stelle, visita con guida in lingua Italiana, volo Tap da euro 1.050 a persona (escluse tasse aeroportuali e iscrizione). Info: www.jangadatravel.com.

 

Articolo pubblicato su Il Giornale del 9/01/2013

 

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